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"Dobbiamo inventare una nuova saggezza per una nuova era. E nel frattempo, se vogliamo fare qualcosa di buono, dobbiamo apparire eterodossi, problematici, pericolosi e disubbidienti a coloro che ci hanno preceduto".
JOHN MAYNARD KEYNES Essays in persuasion

"Non aver paura che la vita possa finire. Abbi invece paura che non possa cominciare mai davvero".
JOHN HENRY NEWMAN

domenica 18 novembre 2012

Perché è importante parlare di legami?

"Lavorare per l'autonomia delle persone": questo potrebbe essere il motto dell'attuale ideologia dominante nell'ambito del lavoro terapeutico e medico-sociale. Cercare di "aiutare le persone a diventare autonome": nessuno vi trova niente da ridire, anzi. In una società in cui i legami sono vissuti come costrizioni o come contratti, l'essere autonomi è percepito come una qualità sociale altamente desiderabile.
Questa idea dell'autonomia, che a tutta prima appare indiscutibile, pone tuttavia qualche problema. In primo luogo ci obbliga a una riflessione sul tema del legame (legame sociale, legame familiare), che costituisce una tappa necessaria per la formulazione dell'approccio terapeutico alternativo che chiamiamo clinica del legame.
Non e' inutile, a questo scopo, un breve richiamo ad Aristotele. Aristotele infatti, contraddicendo il senso comune, spiega che lo schiavo è colui che non ha legami, che non ha un suo posto, che si può utilizzare dappertutto e in diversi modi. L'uomo libero invece è colui che ha molti legami e molti obblighi verso gli altri, verso la città e verso il luogo in cui vive.
Paradossalmente, quindi, la nostra società e' riuscita a foggiare un ideale di libertà che assomiglia, come una goccia d'acqua, alla vita dello schiavo così come la definisce Aristotele. San Paolo si riferisce alla libertà dicendo: sono incatenato alla mia libertà. Per questi saggi la libertà non si costruisce attraverso una specie di autonomia o di isolamento individuale, ma attraverso lo sviluppo di legami: sono questi che ci rendono liberi.

Parole di Miguel Benasayag e Gerard Schmit (psicoanalisti) tratte da "L'epoca delle passioni tristi", 2004, Milano, Feltrinelli 

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