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"Dobbiamo inventare una nuova saggezza per una nuova era. E nel frattempo, se vogliamo fare qualcosa di buono, dobbiamo apparire eterodossi, problematici, pericolosi e disubbidienti a coloro che ci hanno preceduto".
JOHN MAYNARD KEYNES Essays in persuasion

"Non aver paura che la vita possa finire. Abbi invece paura che non possa cominciare mai davvero".
JOHN HENRY NEWMAN

martedì 20 novembre 2012

L'importanza dell'errore - prima parte

Si rifugge dall'errore come da qualcosa che possa mandare all'aria la nostra stessa autostima: ben fragile, se non si può permettere di includere l'errore nelle esperienze di vita. A volte si rinuncia a tentare le esperienze per paura di sbagliare. Ci sono bambini o ragazzi che piuttosto di correre il rischio di sbagliare si bloccano davanti alle prove e rinunciano in partenza a sperimentare e a educare le risorse che anche loro hanno, a tanti livelli diversi, come ognuno di noi.
Persino molti ritardi o abbandoni a livello universitario possono avere alle spalle, fra i tanti possibili, anche questo problema. Eppure, quando queste cose succedono, in genere non piovono dal cielo e difficilmente avvengono per caso. Sono preparate nella quotidianità del giorno dopo giorno nell'ambiente in cui un bambino cresce: c'è chi ne risente di meno, c'è chi ne risente tanto da condizionarne tutta la vita.
Cercare di evitare a un bambino gli errori sarebbe come impedirgli di imparare a vivere.
Tutto quello che noi abbiamo imparato è stato acquisito per tentativi ed errori.
Se l'errore è lo scalino fondamentale e necessario da cui inizia una scala altrettanto importante, perchè noi adulti ne abbiamo spesso così paura? Perchè chiediamo ai bambini o ai ragazzi di saltare il primo scalino, quello più alto e fondamentale, e di iniziare a salire dal secondo, anche quando le loro gambe non sono abbastanza lunghe per farlo? Può essere che quando chiediamo queste cose in realtà, fra le tante possibili situazioni, a volte riproduciamo anche qualcosa che facciamo spesso noi adulti nei nostri stessi confronti, in quanto non ci permettiamo o non ci perdoniamo gli errori e siamo sempre alla ricerca della perfezione? E che qualche volta sull'altare di questo perfezionismo nell'organizzazione della nostra vita quotidiana sacrifichiamo invece cose ben più importanti anche se meno visibili, come il tempo e la qualità delle relazioni, dell'ascolto, del silenzio e della riflessione, la curiosità e l'interesse per tutto ciò che è diverso da noi e può allargare i nostri orizzonti e il nostro modo di vedere le cose, ecc.? Quando nella scelta delle nostre strategie di vita includiamo quindi anche quella del perfezionismo e del volere che tutta la realtà esterna corrisponda il più possibile a una nostra immagine interna e alle sue esigenze, ecco che inevitabilmente arriviamo su un terreno minato che prima o poi danneggerà noi e i bambini che ci sono vicini. E tuttavia è anche vero che se siamo arrivati a questa scelta abbiamo avuto i nostri validi motivi, non l'abbiamo di certo fatto nè per capriccio nè per partito preso, ma ci siamo stati condotti da circostanze di vita.

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