Nella vita dei genitori il periodo equivalente all'adolescenza del figlio ha caratteristiche particolari: di solito corrisponde alla mezza età. Essi rivivono così attraverso il figlio l'età in cui tutto era possibile, mentre per loro si apre l'epoca dei primi bilanci, in cui si prende atto che molti sogni sono rimasti irrealizzati e alcune opportunità precluse. Questo può generare dei normali e naturali sentimenti di invidia, che però risultano particolarmente dolorosi e incoffessabili anche a loro stessi: possono incosciamente assumere atteggiamenti di competizione sul piano della femminilità o virilità, oppure possono mostrare l'aspetto depresso che blocca la vitalità del figlio. Come dice Gustavo Petropolli Charmet: "la madre si ammala, il padre è molto stanco".
Anche i nuovi interessi e autonomie dei figli fanno confrontare i genitori con esperienze inedite: la casa si svuota della compagnia dei ragazzi e la coppia si ritrova faccia a faccia, e soprattutto le madri restano disoccupate rispetto al grande impegno dedicato in passato alla cura dei bambini. Allora, come quei neopensionati che, dopo aver sognato per anni il tempo libero, si accorgono che può essere un tempo "vuoto", anche i genitori devono a volte reiventarsi interessi e relazioni sociali: non negare il disagio, ma condividerlo con altri può aiutare a ripartire per una nuova fase della vita personale e di coppia.
Parole di Cristina Colombo e Francesca Corneli tratte da "E le mamme chi le aiuta?" di Alba Marcoli, 2009, Milano, Mondadori
Nessun commento:
Posta un commento